Il caro energia è diventato una vera e propria emergenza, tanto da indurre il Governo a studiare misure ad hoc per individuare nuovi sostegni a imprese e famiglie. Non sono ancora stati definiti con precisione gli interventi da attuare, tuttavia sono state individuate alcune ipotesi ritenute percorribili: è il caso, ad esempio, della proroga del taglio delle accise sui carburanti (che confermerebbe la riduzione di 30,5 centesimi al litro del prezzo della benzina e del gasolio), la cui scadenza al momento è fissata al 20 settembre, del rafforzamento del credito d’imposta sui maggiori costi delle bollette, della possibile cessione a prezzi calmierati di energia prodotta da fonti rinnovabili e di gas estratto in Italia alle imprese che consumano maggiori volumi di elettricità e gas, del potenziamento della rateizzazione delle bollette, dell’ampliamento della platea dei beneficiari del bonus sociale.

Al momento si stima che i fondi necessari per sostenere i provvedimenti siano circa 20 miliardi di euro.